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Temi e Problemi n. 1/2023

22 Marzo 2023/in News, Temi e problemi /da web@comunico.aq.it

Il superamento delle disparità territoriali nella coesione socio economica tra gli obiettivi del PNRR:
l’Abruzzo tra Centro-Nord e Mezzogiorno

In regione ricchezza, competenze, occupazione e emigrazione intermedie tra Centro-Nord e Meridione. Migliore la situazione dell’istruzione.
Mancanza di coesione causa di impoverimento demografico, vero ostacolo allo sviluppo

L’Istat ha pubblicato lo scorso 25 gennaio un focus sui divari territoriali nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e analizzato 10 importanti obiettivi per il Mezzogiorno. Il CRESA – Centro Studi dell’Agenzia per lo Sviluppo della Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia – ha ritenuto di riprendere la struttura del documento Istat focalizzando, attraverso l’analisi delle stesse 10 tematiche, la posizione dell’Abruzzo nel contesto centro-setten-trionale e meridionale allo scopo di valutare i punti di forza e di debolezza e individuare le minacce e le opportunità che possono ostacolare o favorire lo sviluppo regionale.

L’intento, del CRESA così come dell’Istat, è produrre delle analisi del patrimonio informativo disponibile che possano essere il
primo step alla base dei processi decisionali.

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Temi e problemi n. 1/2023
https://agenziasviluppoaq.eu/wp-content/uploads/2023/03/Temi-e-Problemi-1-_2023-COESIONE-SOCIO-ECONOMICA.jpg 400 400 web@comunico.aq.it https://agenziasviluppoaq.eu/wp-content/uploads/2021/01/aziendaSviluppo_GranSasso.png web@comunico.aq.it2023-03-22 10:15:192023-03-22 10:15:51Temi e Problemi n. 1/2023

Temi e Problemi n. 2/2022

21 Giugno 2022/in News, Temi e problemi /da agenzia

I B&B abruzzesi nel 2020 e il loro andamento negli ultimi 10 anni

Sono 1.360 prevalentemente nella collina litoranea, offrono quasi 8.300 posti letto (in media 6 per esercizio).
Deciso l’aumento rispetto al 2011 sia dei turisti (+68,7%) che dei loro pernottamenti (+25,1%). Il soggiorno medio è di 2,3 giorni. Basso il peso degli stranieri

Quanti sono i Bed and Breakfast abruzzesi? Secondo quanto

Secondo quanto emerge dalle elaborazioni svolte dal CRESA – Centro Studi dell’Agenzia per lo Sviluppo della Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia – sugli ultimi dati disponibili dell’Istat (banca dati I.Stat), a fine 2020 la regione, con i suoi 1.360 Bed and Breakfast (3,8% del totale nazionale), si colloca al 12° posto nella graduatoria nazionale dove spiccano nelle prime posizioni Lazio (4.471 esercizi pari al 12,4%) e Puglia (4.324 cioè il 12,0%) e agli ultimi Molise (0,5%) e Valle d’Aosta (0,7%).

In Abruzzo il numero di B&B è superiore alla media nazionale se rapportato alla superficie territoriale (12,6 per 100 kmq contro 11,9 dell’Italia) e soprattutto alla popolazione residente (10,6 per 10.000 abitanti contro il 6,1).

Bed and Breakfast nelle regioni italiane (valore assoluto e peso su 10.000 abitanti). Anno 2020

Fonte: elaborazione CRESA Centro Studi Agenzia per lo Sviluppo della Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia su dati Istat

L’andamento nel lungo periodo è molto buono: nell’ultimo decennio, infatti, il numero dei B&B abruzzesi è più che raddoppiato (+130,5% rispetto al 2010 quando erano 590) mentre in Italia la crescità, seppur consistente, è stata inferiore (+64,7%). Persino durante il 2020, annus horribilis per il settore turistico a causa dei pesanti effetti derivanti dalle misure restrittive adottate per contrastare la diffusione della pandemia da Covid-19, i B&B abruzzesi sono lievemente aumentati (+2,7%) rispetto alla leggera diminuzione media riscontrata a livello nazionale (-0,6%) dovuta alle flessioni riscontrate con una diffusione quasi generalizzata in 14 regioni su 20.

Quanto alla distribuzione territoriale spicca Chieti con 458 B&B pari al 33,7% del totale regionale, se-guita da L’Aquila (379; 27,9%), Pescara (302; 22,2%) e Teramo (221; 16,3%). Tale classifica subisce delle modifiche sia se si considera la densità dei B&B rispetto a 10.000 residenti, per la quale emerge L’Aquila (13,0) seguita da Chieti (12,2), sia se si considera la densità di B&B presenti in 100 kmq per cui spicca Pescara (24,5%) seguita da Chieti (17,6%).

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Temi e problemi n. 2/2022
https://agenziasviluppoaq.eu/wp-content/uploads/2022/06/2.-Temi-e-Problemi-02-2022.jpg 740 642 agenzia https://agenziasviluppoaq.eu/wp-content/uploads/2021/01/aziendaSviluppo_GranSasso.png agenzia2022-06-21 11:42:392022-10-25 12:19:16Temi e Problemi n. 2/2022

Temi e Problemi n. 1/2022

23 Febbraio 2022/in News, Temi e problemi /da agenzia

Gli agriturismi abruzzesi nel 2020 e il loro andamento negli ultimi 10 anni.
Sono 580, 4,5 per 10.000 abitanti, prevalentemente in collina, 8 su 10 offrono alloggio (più di 6.000 posti letto, in media quasi 13 per esercizio), 1 su 2 ristorazione e meno di 1 su 5 degustazione.
Positivo l’ultimo anno, negativo l’ultimo decennio su cui pesa negativamente il trend dell’alloggio non compensato dagli aumenti della ristorazione e, in particolare, della degustazione.

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https://agenziasviluppoaq.eu/wp-content/uploads/2022/02/TeP-1.png 400 400 agenzia https://agenziasviluppoaq.eu/wp-content/uploads/2021/01/aziendaSviluppo_GranSasso.png agenzia2022-02-23 11:48:122022-02-23 11:49:58Temi e Problemi n. 1/2022

Temi e problemi n. 4/2021

16 Luglio 2021/in Temi e problemi /da web@comunico.aq.it

IL TURISMO IN ABRUZZO TRA PASSATO, COVID E FUTURO PROSSIMO

Questo lavoro è il frutto di una collaborazione ormai pluriennale tra il CRESA (che dal 2020 è Centro Studi dell’Agenzia per lo Sviluppo della Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia) e l’ISNART (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche), società nata dal Sistema camerale per affiancare il comparto turistico italiano nella comprensione dei nuovi fenomeni e nel miglioramento del livello di competitività. I dati, di fonte ISNART, ISTAT o Google Trends, sono stati elaborati prevalentemente dall’Istituto Nazionale Ricerche Turistiche. L’analisi e il commento sono stati redatti con il contributo di entrambi gli organismi. Dopo le crisi intervenute intorno agli anni 2010 e il crollo registrato nel 2020 a causa della pandemia da COVID 19, si è ritenuto particolarmente interessante, grazie alla collaborazione tra il Centro di ricerca e l’Istituto specializzato per eccellenza nello studio del settore turistico, analizzare l’andamento negli ultimi anni del comparto turistico, che più di molti altri ha risentito negativamente delle conseguenze dell’arretramento del sistema economico, l’influenza che su di esso ha avuto la pandemia nel 2020, le caratteristiche del turismo regionale e dei turisti che scelgono l’Abruzzo come meta dei loro viaggi e delineare le possibili prospettive che si aprono relativamente al futuro prossimo.

Consulta il pdf completo al seguente link

Temi e problemi n. 4/2021
https://agenziasviluppoaq.eu/wp-content/uploads/2020/11/slider_centro_studi.jpg 1155 1732 web@comunico.aq.it https://agenziasviluppoaq.eu/wp-content/uploads/2021/01/aziendaSviluppo_GranSasso.png web@comunico.aq.it2021-07-16 10:36:392021-08-25 18:04:28Temi e problemi n. 4/2021

Temi e problemi n. 3/2021

24 Giugno 2021/in Temi e problemi /da web@comunico.aq.it

GLI EFFETTI DELLA PANDEMIA SULL’ANDAMENTO DEMOGRAFICO

Al 31 dicembre 2020 la popolazione residente in regione   inferiore di quasi 8.685 unit  rispetto all’inizio dell’anno (-6,7‰), come se fosse sparito nel nulla pi  di un comune come Montorio al Vomano (8.283). Gli effetti negativi prodotti dall’epidemia Covid-19 hanno amplificato la tendenza al declino della popolazione abruzzese in atto dal 2013. Nel 2020 si registra il minimo storico di nascite (8.227), il massimo storico (16.296) di decessi dal secondo dopoguerra e una forte riduzione dei movimenti migratori (-616). Crolla il numero dei matrimoni: 1.746 contro 3.800 del 2019, pari al -54,1% (Italia: -47,5%). Sono in particolare quelli celebrati con rito religioso (2020: 24,5% del totale; 2019: 52,7%) che si contraggono in misura superiore a quanto si registra nella media del paese (-76,3% contro -68,1%) I matrimoni civili riportano un pi  modesto -34,1% (Italia: -28,8%).

Consulta il pdf completo al seguente link

Scarica il pdf Temi e problemi n. 3/2021
https://agenziasviluppoaq.eu/wp-content/uploads/2020/11/slider_centro_studi.jpg 1155 1732 web@comunico.aq.it https://agenziasviluppoaq.eu/wp-content/uploads/2021/01/aziendaSviluppo_GranSasso.png web@comunico.aq.it2021-06-24 14:35:002021-09-09 10:50:22Temi e problemi n. 3/2021

Temi e problemi n. 2/2021

30 Marzo 2021/in Temi e problemi /da agenzia

Un’indagine sul sistema delle imprese della provincia dell’Aquila in piena pandemia: fatturato, smart working, ammortizzatori sociali, buone pratiche e fabbisogni

Dopo aver analizzato la situazione del comparto turistico, il CRESA pubblica i risultati dell’indagine svolta nell’agosto 2020 su un campione di 504 imprese della provincia dell’Aquila operanti in tutti i settori economici.

Ne emerge una situazione di grave difficoltà che riguarda non solo gli aspetti economici ma anche i riassetti strutturali e funzionali che il sistema delle imprese ha dovuto adottare per far fronte a questa difficilissima fase della storia del Paese.

Principali risultati. La stima fatta in agosto dalle imprese facenti parte del campione CRESA è di una perdita complessiva del fatturato rispetto alle aspettative pre-Covid pari al 16,2%. A partire dalla fase del primo lockdown fino ad agosto 2020 quasi il 40% delle aziende facenti parte del campione ha attivato gli ammortizzatori sociali per il 60% del proprio personale dipendente e più di una impresa su 5 ha manifestato la volontà di ricorrere di nuovo ad essi nei sei mesi successivi all’intervista. Inoltre il 24,0% delle aziende ha dichiarato di aver richiesto la moratoria straordinaria dei prestiti e delle linee di credito e una percentuale lievemente inferiore (23,2%) ha detto di volerla richiedere o di confermare nei successivi sei mesi.

Fatturato provinciale (-16,2%). Nel periodo gennaio-agosto 2020 tutti i settori economici mostrano contrazioni. Le imprese che operano nel campo dei servizi, commercio al dettaglio escluso, fanno registrare un brusco decremento di fatturato (-27,3%), contrazione peggiore, anche se non perfettamente confrontabile, con il dato nazionale grezzo, pertanto suscettibile di modifica, relativo all’intero anno 2020 pubblicato dall’Istat (-12,1%). Se si considerano i soli servizi non commerciali la situazione è ancora peggiore e il calo si attesta sul 28,7%. Le attività commerciali fanno segnare un decremento del 15,5%, determinato da un calo del commercio al dettaglio del 7,8% e da una contrazione intorno all’11% degli altri due comparti (commercio all’ingrosso e riparazione e vendita di auto e moto). Nel caso delle attività all’ingrosso e al dettaglio la contrazione rilevata dal CRESA in agosto è assai più grave, anche se non perfettamente confrontabile, con quella pubblicata dall’Istat relativamente all’intero 2020 (rispettivamente -6,4% e -5,4%). In discesa rispetto alle aspettative pre COVID anche il fatturato dell’industria in senso stretto (-13,6%; dato Istat grezzo 2020/2019: -11,5%, il peggior risultato dal 2009), delle attività agricole (-12,7%), che risentono di un’annata non è stata favorevole per la maggior parte dei prodotti agricoli nonché del ridimensionamento delle attività dei servizi (attività di prima lavorazione dei prodotti) e di quelle secondarie delle aziende agricole (attività agrituristiche), e delle costruzioni (-7,1% in linea con i dati ufficiali Istat 2020 che riportano per il 2020 un – 8,2% meno sfavorevole del solo -10,2% risalente al 2013) che hanno visto un crollo nei primi sei mesi dell’anno seguito da un recupero tra luglio e settembre e da un nuovo arretramento nell’ultimo trimestre.

Ammortizzatori sociali. A partire dalla fase del primo lockdown fino ad agosto 2020 il 39,7% delle aziende facenti parte del campione ha attivato gli ammortizzatori sociali per il 60% del proprio personale dipendente. Ampiamente inferiore la percentuale di imprese che ha intenzione nei 6 mesi successivi all’intervista di ricorrere a queste modalità di sostegno del reddito (20,4%). Tale diminuzione trova certamente spiegazione nel clima di ottimismo che circolava nell’estate quando gli effetti della pandemia, probabilmente per cause di natura climatica, si erano notevolmente affievoliti.

Più del 40% delle attività manifatturiere, delle altre industrie, delle costruzioni e dei servizi ha fatto ricorso fino ad agosto a questi strumenti, seguono quelle operanti nel commercio (33,3%) e nel settore primario (25,8%). Se si considera, invece, la quota dei dipendenti per i quali sono stati richiesti ammortizzatori sociali sul totale degli addetti delle imprese che ne hanno fatto ricorso, a fronte di una media del 60,0% quasi tutti i settori, escluso il primario (19,8%) e le utilities (5,4%), mostrano valori ad esso superiori. Per i mesi successivi all’intervista sono le aziende di servizi, le manifatturiere e le altre industrie a dichiarare con frequenza superiore alla media provinciale di voler ricorrere agli ammortizzatori sociali.

Moratoria straordinaria dei prestiti e delle linee di credito. Al momento della rilevazione (agosto 2020) il 24,0% delle imprese del campione ha dichiarato di aver richiesto la moratoria straordinaria dei prestiti e delle linee di credito e una percentuale lievemente inferiore (23,2%) ha espresso la volontà di richiederla o di confermarla nei successivi sei mesi. Inoltre, a fronte di un 68,1% di aziende che non mostra di essere interessato né per il passato né per il futuro alla moratoria, esiste un 15,2% che ha fatto richiesta in passato e intende reiterarla per il futuro. Sono principalmente le imprese che operano nel manifatturiero (42,6%), seguite a distanza da quelle delle costruzioni (27,2%), ad aver fatto ricorso a tale misura straordinaria. Se si considera, invece, la volontà di ricorrere alla moratoria nei mesi successivi, raddoppiano le imprese operanti nel settore primario e in quello delle utilities, aumentano le attività commerciali, restano stabili le imprese di servizi e diminuiscono in modo evidente le aziende del manifatturiero e in modo più moderato quelle delle costruzioni.

Smart working. Prima della fase di lockdown, iniziato nel marzo 2020, il 7,3% delle imprese del campione aveva messo in smart working il 3,4% dei dipendenti totali, durante la fase del lockdown tende a salire sia il peso delle aziende (13,7%) sia quello degli addetti (9,0%). Nel mese di agosto, a causa probabilmente delle ferie estive, entrambe le quote scendono intorno al 5%. Il dato più significativo è che il 12,7% delle imprese ha dichiarato l’intenzione di proseguire e/o riattivare lo smart working nel periodo successivo a quello della rilevazione.

Strategie per affrontare la crisi. Per fronteggiare la pandemia le imprese hanno generalmente preferito affidarsi a poche strategie Relativamente al periodo antecedente l’agosto 2020, la strategia più diffusa è la riconversione produttiva scelta dal 26,2% delle imprese intervistate. La trasformazione digitale ha visto il consenso del 23,4%, l’adozione di azioni difensive, quali ad esempio la riduzione del numero dei dipendenti, del 21,6% e l’attuazione di altre azioni di marketing del 19,0%.

Per i mesi successivi alla rilevazione il quadro generale evidenzia che il 43,3% delle imprese ha deciso di optare per l’adozione di azioni di marketing. La scelta di azioni difensive future, quali la riduzione dei costi fissi, riguarderà il 36,9% delle imprese, la trasformazione digitale il 28,6%. Da segnalare che il 28,6% delle intervistate ha indicato per il futuro l’attesa del ritorno alla normalità. L’opzione “chiusura dell’attività” è stata segnalata da 48 imprese. Per 19 di esse è l’unica opzione evidenziando una decisione ormai definitiva. Diversamente, per 29 di esse anche da altre azioni accompagnano la scelta della chiusura per cui si può desumere che essa viene valutata come extrema ratio in caso di mancato successo delle azioni segnalate.

Fabbisogni. Tra le azioni proposte quella che viene più diffusamente considerata priorità dalle aziende intervistate è la concessione di contributi a fondo perduto (per più del 60% dei casi per la realizzazione di interventi connessi con il coronavirus), alla quale molte imprese hanno attribuito non uno ma contemporaneamente più gradi di priorità, a ribadire in maniera rafforzativa il suo carattere indispensabile e urgente. Seguono la concessione di agevolazioni per l’accesso al credito, l’attività di formazione/informazione (per la metà dei casi per corsi riguardanti l’Amministrazione e la Gestione, per un quarto l’Innovazione e poco meno di un quinto il Marketing e le Vendite) e quella del laboratorio microbiologico.

Per un’analisi più approfondita sull’andamento per settore economico, natura giuridica e classe di addetti si rimanda al documento completo.

Scarica il pdf Temi e problemi n. 2/2021
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Temi e problemi n. 2/2021

30 Marzo 2021/in Temi e problemi /da agenzia

Un’indagine sul sistema delle imprese della provincia dell’Aquila in piena pandemia: fatturato, smart working, ammortizzatori sociali, buone pratiche e fabbisogni.

Dopo aver analizzato la situazione del comparto turistico, il CRESA pubblica i risultati dell’indagine svolta nell’agosto 2020 su un campione di 504 imprese della provincia dell’Aquila operanti in tutti i settori economici.
Ne emerge una situazione di grave difficoltà che riguarda non solo gli aspetti economici ma anche i riassetti strutturali e funzionali che il sistema delle imprese ha dovuto adottare per far fronte a questa difficilissima fase della storia del Paese.

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Temi e problemi n. 1_2021

23 Febbraio 2021/in Temi e problemi /da agenzia

Un’indagine sul turismo nella provincia dell’Aquila in piena pandemia: fatturato, ammortizzatori sociali, moratoria, buone pratiche e fabbisogni

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https://agenziasviluppoaq.eu/wp-content/uploads/2020/11/slider_centro_studi.jpg 1155 1732 agenzia https://agenziasviluppoaq.eu/wp-content/uploads/2021/01/aziendaSviluppo_GranSasso.png agenzia2021-02-23 10:00:002021-09-09 10:51:30Temi e problemi n. 1_2021

Temi e problemi n. 1_2021

23 Febbraio 2021/in Temi e problemi /da agenzia

Un’indagine sul turismo nella provincia dell’Aquila in piena pandemia: fatturato, ammortizzatori sociali, moratoria, buone pratiche e fabbisogni.

Estremamente sconfortante il quadro che emerge, relativamente al settore turistico (alloggio, ristorazione, agenzie di viaggio, trasporti terrestri di passeggeri escluso quello ferroviario), da un’indagine su andamento, pratiche e fabbisogni delle imprese della provincia dell’Aquila svolta nello scorso mese di agosto dal CRESA – Centro Studi dell’Agenzia per lo Sviluppo della Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia – pubblicata nel n. 1/2021 della collana Temi e problemi.

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Temi e problemi n. 1_2021
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Temi e problemi n. 1_2020

22 Gennaio 2021/in Temi e problemi /da web@comunico.aq.it

Natalità, mortalità, invecchiamento e migrazione Le cifre del calo demografico in Abruzzo e Italia.

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