ECONOMIA E SOCIETA’ IN ABRUZZO – RAPPORTO 2015

Durante il 2015 l’economia italiana ha finalmente mostrato una moderata ripresa, grazie ai bassi prezzi del petrolio, alla debolezza dell’euro e al recupero della domanda interna, con un incremento del Pil pari al +0,8%, valore che rimane tra i più bassi nell’ambito delle economie avanzate, ma che consente di riconoscere nell’anno appena trascorso quello dell’inversione di tendenza rispetto ad anni di deludenti segni negativi.
Tale risultato è legato ad andamenti dei consumi delle famiglie, degli investimenti fissi lordi e della spesa della Pubblica Amministrazione valutati positivi per il 2015 e previsti in consolidamento per il biennio successivo. Anche per l’Abruzzo si delinea uno scenario incoraggiante, con andamenti del Pil e degli altri principali indicatori che, dopo anni di diminuzioni, hanno finalmente registrato valori positivi e previsti in miglioramento per i prossimi anni.
Il Pil abruzzese, infatti, è aumentato del +0,2%, risultato modesto ma comunque importante perché segno della fine della recessione protrattasi anche nel 2014. Esso è legato al contributo positivo della spesa delle famiglie, probabilmente aiutate dal parziale miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro, del saldo commerciale sebbene limitato. La spesa pubblica, invece, ha conservato un profilo declinante, che riflette ancora i vincoli delle
limitate possibilità di manovra offerte dal processo di risanamento dei conti pubblici.
Dal lato della formazione del reddito, il 2015 risulta un anno di transizione dato che il valore aggiunto abruzzese è rimasto invariato rispetto al 2014, interrompendo la tendenza in calo del triennio precedente. Situazioni di sofferenza riguardano le costruzioni, mentre l’agricoltura e l’industria manifatturiera sono in fase di recupero (quest’ultima dopo un triennio negativo). I servizi hanno mostrato una maggiore capacità di resistenza nelle fasi cicliche negative.
Il mercato del lavoro regionale ha visto lievi segnali di miglioramento: nel corso dell’anno, al contrario di quanto accaduto a livello nazionale, sono aumentate le forze lavoro a causa del contemporaneo incremento del numero di persone in cerca di occupazione, segno di una ritrovata fiducia nel futuro rispetto allo scoraggiamento nella ricerca di lavoro degli anni passati, e dell’aumento degli occupati sul quale ha inciso il recupero del comparto manifatturiero e l’incremento delle costruzioni e dell’agricoltura, in parte assorbito dal calo dei servizi commerciali e non. Il tasso di disoccupazione è rimasto costante.

Il sistema imprenditoriale regionale continua a manifestare segni di sofferenza: le imprese attive proseguono nella diminuzione così come accade per le nuove iscrizioni, ma il calo delle cancellazioni può considerarsi come lieve segnale di reazione. La quasi totalità dei comparti di attività economica mostra situazioni di difficoltà, con flessione delle imprese attive, ma emergono gli andamenti positivi delle utilities e della gran parte dei servizi non commerciali.
Prosegue il rafforzamento delle imprese giuridicamente strutturate, fenomeno che potenzialmente può favorire l’adozione di appropriate strategie sui mercati internazionali.
Le esportazioni abruzzesi hanno visto nel 2015 un andamento positivo con un incremento delle esportazioni di prodotti manifatturieri quasi doppio di quello nazionale, grazie soprattutto ai mezzi di trasporto e ai prodotti elettronici, senza dimenticare comunque i prodotti alimentari e gli articoli farmaceutici, con conseguente ulteriore polarizzazione della struttura dell’export regionale su pochi settori.
Come nelle edizioni precedenti, il volume, oltre ai capitoli dedicati all’andamento dell’economia regionale nel corso dell’anno, propone anche alcuni approfondimenti riguardanti aspetti più specificatamente sociali. Il capitolo 3.1 esamina le tematiche relative alla struttura demografica regionale e alle sue principali caratteristiche evolutive. Il capitolo 3.2 illustra alcuni comportamenti e abitudini di acquisto delle famiglie abruzzesi, quali la scelta dei
luoghi di acquisto.
La parte quarta presenta due approfondimenti su aspetti particolarmente attuali del panorama socio-economico regionale curati dai componenti del Comitato scientifico del Cresa: “Le imprese spin-off del sistema universitario abruzzese: un’analisi longitudinale delle performance economiche pre- e post-crisi economica globale e sisma locale” di Luciano Fratocchi, “L’industria manifatturiera abruzzese dopo la crisi: integrazione internazionale e sviluppo”
di Lelio Iapadre.

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