Supplemento Congiuntura N. 1-2/2015

ULTERIORI SEGNALI VERSO IL MIGLIORAMENTO

L’avvicinarsi della fine dell’anno impone sempre, in qualche modo, la possibilità di una prima rappresentazione delle principali tendenze in atto ma anche qualche ipotesi sulla loro evoluzione futura.

Lo scenario globale attuale è caratterizzato da importanti cambiamenti, non tanto nella direzione assunta in tempi recenti quanto nell’intensità dei fenomeni osservati. Le stime più recenti disponibili indicano una accelerazione del commercio mondiale nel 2015 che si rafforzerà ulteriormente l’anno prossimo. La crescita del prodotto interno mondiale dovrebbe subire una leggera battuta d’arresto quest’anno per tornare su un sentiero espansivo nel 2016, grazie, soprattutto, ad una accelerazione dei paesi industrializzati che compenserà, seppur parzialmente, il rallentamento delle economie emergenti.

Per l’’Italia, prossima all’uscita dalla recessione nel 2014 (-0,4%), si prevede una crescita dello 0,7% nel 2015 che si consoliderà l’anno prossimo raggiungendo l’1,3%.

Rispetto a questo scenario il contesto regionale abruzzese fa registrare tendenze tutto sommato positive seppure in ritardo rispetto alla media del paese. In effetti, la crescita del prodotto attesa per il 2015 dovrebbe essere ancora lievemente negativa (-0,1%) per poi salire allo 0,7% nel 2016. Più che la fase di crisi del 2008-2009 sembra aver pesato sull’economia regionale la seconda ondata negativa del 2012-2014 che ha avuto effetti reali molto pesanti. Per il 2015, ci si attende una moderata ripresa dei consumi delle famiglie, 0,4%, più contenuta rispetto a quella media nazionale, che subirà una leggera accelerazione nel corso del 2016. Sui consumi gravano pesantemente gli effetti sul reddito disponibile derivanti dalle manovre di bilancio pubblico e, più in generale, del clima di incertezza che investe i redditi futuri a causa delle gravi condizioni del mercato del lavoro.

Gli investimenti fissi lordi ristagneranno ancora nel 2015 (-0,3%) ma si prevede una netta inversione di tendenza per l’anno prossimo con un balzo all’1,5%, importante anche se più debole rispetto a quanto previsto in media in Italia (2,7%).

Le indicazioni disponibili per il prossimo futuro, pur con le dovute cautele per le tante e crescenti incertezze ancora presenti nello scenario mondiale, indicherebbero un avvio di ripresa, anche se su tassi ancora troppo bassi per ritenere superate tutte le difficoltà create da quella che è stata la più lunga e grave crisi del dopoguerra.

In questo numero della Congiuntura Economica vengono presentati i risultati di tre rilevazioni settoriali relative ad edilizia, commercio ed artigianato condotte con riferimento al primo semestre del 2015. Il miglioramento del contesto macro-economico e l’attenuazione della fase recessiva ha generato effetti positivi sulle performance delle imprese abruzzesi di questi settori.

Nel caso dell’edilizia è possibile riscontrare un ritorno alla crescita del fatturato complessivo, che sconta ancora un ritardo da parte delle imprese di più modeste dimensioni, ma offre segnali incoraggianti per quelle medie e, ancor più, per le imprese con oltre 50 addetti.

Negli altri due comparti analizzati, commercio ed artigianato, gli andamenti delle principali variabili non mostrano ancora il segno più davanti ma certo è innegabile una complessiva tendenza al miglioramento soprattutto in considerazione di un biennio passato davvero pesante in termini produttivi e di forte compressione dei livelli occupazionali.

Il miglioramento del ciclo congiunturale è visibile anche nelle aspettative espresse dagli imprenditori con saldi positivi nelle risposte e diffuse indicazioni di aumento del fatturato e di ordini per i prossimi mesi.

Nel complesso, nell’avvicinarci alla sua fine, il 2015 sembra potersi definire come un anno di “transizione” durante il quale si è assistito ad una generalizzata attenuazione dei dati di segno negativo e ad un conseguente graduale rasserenamento del clima imprenditoriale, cui hanno peraltro contribuito anche le più favorevoli condizioni del contesto macroeconomico. Solo a partire dal prossimo anno, tuttavia, tali aspettative dovrebbero tradursi in un effettivo e più concreto miglioramento delle variabili aziendali ed in più diffusi segnali di recupero. Per molte aziende abruzzesi un fondamentale punto interrogativo riguarda la reale intensità, tenuta nel tempo e grado di diffusione della fase di ripresa che si profila all’orizzonte.

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