ECONOMIA E SOCIETÀ IN ABRUZZO – EDIZIONE 2022
ECONOMIA E SOCIETÀ IN ABRUZZO – EDIZIONE 2022
Il CRESA – Centro Studi dell’Agenzia per lo Sviluppo della Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia, nell’ambito della propria più che cinquantennale attività di analisi della realtà socio economica regionale, pubblica “Economia e Società in Abruzzo”, pilastro della sua produzione giunto, nella versione attuale, alla XIII edizione. La ripresa verificatasi nel corso del 2021 ha consentito al sistema economico, al mercato del lavoro e alla società regionale di recuperare solo sotto alcuni aspetti i pesanti effetti causati nel 2020 dal dilagare della pandemia e dall’adozione delle misure restrittive istituite per circoscriverla. Nel primo semestre 2022, fortemente influenzato dal clima di incertezza e derivante dallo scoppio del conflitto alle porte dell’Europa, dal rincaro dei prodotti energetici e dalla ripresa di un’inflazione galoppante, viene confermato un rallentamento di tutti i fattori di crescita. Per quanto riguarda le variabili macroeconomiche nel 2021 sono aumentati il Pil (+5,2% inferiore alla media nazionale), i consumi (+5,8%) e gli investimenti (+8,6%) compensando, almeno in parte, la flessione dell’anno precedente.
Per il 2022 continuerà la fase di recupero, ma sarà molto rallentato rispetto alle scorse previsioni a causa dell’impatto del conflitto in Ucraina che ha prodotto una spinta inflattiva riguardante inizialmente le materie prime alimentari ed energetiche che andrà a coinvolgere tutti i settori di attività economica. Secondo la Banca d’Italia l’indicatore dell’economia regionale (ITER) segna nella media del primo semestre 2022 un +5,3% inferiore alla media nazionale (+5,7 per cento) sul quale grava il rallentamento del secondo trimestre.
Il sistema imprenditoriale abruzzese mostra nel 2021 risultati positivi ma ancora influenzati dagli effetti della pandemia da Covid-19 perché all’aumento delle nuove iscrizioni (+3,8% rispetto al 2020), segno del miglioramento delle prospettive dell’economia, dei diversi andamenti settoriali e della politica degli aiuti pubblici, corrisponde un valore delle cancellazioni ancora inferiore a quello fisiologico, indicazione di una perdurante cautela nella valutazione degli scenari di medio termine. Continua la diminuzione delle imprese attive nell’industria manifatturiera, mentre ha registrato una lieve inversione di tendenza il commercio e l’agricoltura non ha segnato variazioni dopo anni di flessione. Proseguono nell’aumento alcuni servizi non commerciali, tra cui quelli turistici. Come negli anni precedenti persiste il rafforzamento del tessuto imprenditoriale con il potenziamento delle società di capitale. Nel periodo gennaio-giugno 2022 calano ulteriormente le iscrizioni per la minore fiducia nel futuro aggravata anche dalla guerra in Ucraina, ma aumentano anche le cancellazioni a dimostrazione delle crescenti difficoltà legate al forte rincaro dei prezzi delle materie prime energetiche.
Le esportazioni abruzzesi hanno attraversato nel 2021 una fase moderatamente espansiva (+5,0% contro +18,2% nazionale), segno che l’Abruzzo ha agganciato meno che il resto del Paese la ripresa che è seguita alla crisi scatenata dalla pandemia da Covid 19. Le vendite estere regionali si attestano sugli 8,6 miliardi di euro (1,7% del totale nazionale), valore inferiore a quello riportato nel 2019 (8,7 mld di euro). Nel complesso tutti i settori riportano variazioni positive su base annua che solo nel caso del legno e carta, delle sostanze e prodotti chimici, delle lavorazioni di minerali non metalliferi e degli apparecchi elettronici sono migliori della media italiana. Alla fine del primo semestre 2022, a fronte di un consistente aumento nazionale (+22,5%) l’export regionale registra un -0,8%.
Il mercato del lavoro evidenzia una buona ripresa rispetto al 2020 ma non abbastanza intensa da recuperare i livelli del 2019. Relativamente ai residenti tra i 15 e i 64 anni la regione mostra nel 2021 un andamento su base annua migliore della media nazionale delle forze di lavoro (+1,5%), degli occupati (+1,9%), degli inattivi (-4,0%), del tasso di attività (+1,1 p.p.) e di quello di occupazione (+1,2 p.p.). I disoccupati e il relativo tasso, che a livello italiano aumentano, in regione diminuiscono (-1,9% e -0,3 p.p.). Nel primo semestre 2022 decrescono su base annua gli inattivi (-4,7%) e crescono le forze di lavoro (+1,9%), gli occupati (+0,3%), i disoccupati (+17,1%), i tassi di attività (+2,5 p.p.), di occupazione (+1,3 p.p.) e di disoccupazione (+1,5 p.p).
La popolazione regionale risulta composta al 31 dicembre 2021 da 1.273.660 residenti, 7.352 in meno rispetto all’anno precedente cui corrisponde un decremento del -5,7‰ quale risultato di una dinamica naturale negativa (-6,6‰) e migratoria positiva (+0,8‰) entrambi peggiori della media nazionale. Gli stranieri rappresentano il 6,5% del totale dei residenti (Italia: 8,8%). Gli indicatori di struttura della popolazione indicano un peggioramento della situazione con un aggravio del carico sociale ed economico riconducibile all’ aumento della popolazione anziana.
Il lavoro si conclude con un capitolo dedicato a “L’Abruzzo e gli Obiettivi di Sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030”, l’ultimo passo fatto verso l’attuazione internazionale dello sviluppo sostenibile.
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ECONOMIA E SOCIETÀ IN ABRUZZO – EDIZIONE 2021
Il CRESA, a partire dal 1968 anno della sua fondazione, si è posto come mission istituzionale lo svolgimento dell’attività di monitoraggio dell’economia e della società abruzzese, quindi per più di mezzo secolo è stato un soggetto importante per la fornitura di contributi non solo utili a soggetti privati ma fondamentali soprattutto per le Amministrazioni pubbliche nello svolgimento della loro attività di programmazione. Tale attività continua ad essere realizzata anche dopo l’incorporazione avvenuta il 1° gennaio 2020, nell’Agenzia per lo Sviluppo – Azienda Speciale della Camera di Commercio dell’Aquila divenuta a partire dal dicembre dello stesso anno Azienda Speciale della Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia. In questo ambito il CRESA svolge la funzione di Centro Studi, realizzando indagini, studi e ricerche sull’economia della regione e sulle sue prospettive di sviluppo anche per conto delle Camere di Commercio e di altri Enti Pubblici.
Cresa Informa n. 4/2021
Nel 2020 il florovivaismo abruzzese riporta un -10,0% del valore della produ-zione e un -2,8% del tasso di sviluppo (differenza tra iscrizioni e cancellazioni).
Nel 2020 le imprese florovivaistiche abruzzesi hanno registrato un calo consistente del valore della produzione e un maggior numero di can-cellazioni rispetto alle iscrizioni nel Registro del-le Imprese con un conseguente tasso di svilup-po negativo. È quanto emerge dalle elaborazio-ni svolte dal CRESA Centro Studi dell’Agenzia per lo Sviluppo della Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia.
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Attività di Tirocino e Orientamento per studenti dell’Università degli Studi dell’Aquila
Attività di Tirocino e Orientamento per studenti dell’Università degli Studi dell’Aquila
L’Agenzia per lo sviluppo a seguito di sottoscrizione di convenzione con l’Università degli studi dell’Aquila – Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione e di Economia si rende disponibile ad ospitare Tirocinanti.
Cresa Informa n. 3/2021
Il sistema camerale al servizio della modernizzazione del paese.
Nell’ambito del Piano Nazionale Industria 4.0, pre- sentato nel maggio 2017 dall’allora ministro Ca- lenda e poi ridenominato nel settembre dello stesso anno Piano nazionale Impresa 4.0 (il passaggio da Industria a Impresa sta a sottolineare il fatto che il piano non si rivolgerà più soltanto al manifattu- riero, ma anche agli altri settori dell’economia), na- sce un network nazionale di Organismi pubblici, Camere di Commercio in primis, e privati, che ha quale obiettivo il rilancio della competitività delle imprese italiane attraverso il sostegno alla loro tra- sformazione digitale.
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Temi e problemi n. 4/2021
IL TURISMO IN ABRUZZO TRA PASSATO, COVID E FUTURO PROSSIMO
Questo lavoro è il frutto di una collaborazione ormai pluriennale tra il CRESA (che dal 2020 è Centro Studi dell’Agenzia per lo Sviluppo della Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia) e l’ISNART (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche), società nata dal Sistema camerale per affiancare il comparto turistico italiano nella comprensione dei nuovi fenomeni e nel miglioramento del livello di competitività. I dati, di fonte ISNART, ISTAT o Google Trends, sono stati elaborati prevalentemente dall’Istituto Nazionale Ricerche Turistiche. L’analisi e il commento sono stati redatti con il contributo di entrambi gli organismi. Dopo le crisi intervenute intorno agli anni 2010 e il crollo registrato nel 2020 a causa della pandemia da COVID 19, si è ritenuto particolarmente interessante, grazie alla collaborazione tra il Centro di ricerca e l’Istituto specializzato per eccellenza nello studio del settore turistico, analizzare l’andamento negli ultimi anni del comparto turistico, che più di molti altri ha risentito negativamente delle conseguenze dell’arretramento del sistema economico, l’influenza che su di esso ha avuto la pandemia nel 2020, le caratteristiche del turismo regionale e dei turisti che scelgono l’Abruzzo come meta dei loro viaggi e delineare le possibili prospettive che si aprono relativamente al futuro prossimo.
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Temi e problemi n. 4/2021
IL TURISMO IN ABRUZZO TRA PASSATO, COVID E FUTURO PROSSIMO
Questo lavoro è il frutto di una collaborazione ormai pluriennale tra il CRESA (che dal 2020 è Centro Studi dell’Agenzia per lo Sviluppo della Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia) e l’ISNART (Istituto Nazionale Ricerche Turistiche), società nata dal Sistema camerale per affiancare il comparto turistico italiano nella comprensione dei nuovi fenomeni e nel miglioramento del livello di competitività. I dati, di fonte ISNART, ISTAT o Google Trends, sono stati elaborati prevalentemente dall’Istituto Nazionale Ricerche Turistiche. L’analisi e il commento sono stati redatti con il contributo di entrambi gli organismi. Dopo le crisi intervenute intorno agli anni 2010 e il crollo registrato nel 2020 a causa della pandemia da COVID 19, si è ritenuto particolarmente interessante, grazie alla collaborazione tra il Centro di ricerca e l’Istituto specializzato per eccellenza nello studio del settore turistico, analizzare l’andamento negli ultimi anni del comparto turistico, che più di molti altri ha risentito negativamente delle conseguenze dell’arretramento del sistema economico, l’influenza che su di esso ha avuto la pandemia nel 2020, le caratteristiche del turismo regionale e dei turisti che scelgono l’Abruzzo come meta dei loro viaggi e delineare le possibili prospettive che si aprono relativamente al futuro prossimo.
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Rapporto sull’Andamento del Manifatturiero Abruzzese ANNO 2020
Dopo un anno di interruzione causata dalle difficoltà legate al Covid 19, riprende la rilevazione e lo studio dell’andamento nel corso del 2020 delle imprese manifatturiere con almeno 10 addetti aventi sede in regione realizzata ormai da anni da Confindustria Abruzzo, CRESA e BPER Banca.
“La ripresa di questa attività”, dichiara Mara Quaianni, Presidente del CRESA che dal 2020 è l’Ufficio Studi dell’Agenzia per lo Sviluppo della Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia, “dimostra il rafforzamento dello spirito di fattiva collaborazione che da sempre contraddistingue i rapporti tra il Sistema camerale, Confindustria e BPER Banca”.
“L’adesione di BPER Banca all’iniziativa”, aggiunge Giuseppe Marco Litta, Responsabile della Direzione Regionale Abruzzo Molise di BPER Banca, “testimonia la vicinanza della Banca al territorio e alle imprese, in un momento di particolare difficoltà dettato dalla pandemia, che ha inciso profondamente sul tessuto economico regionale”.
Dall’analisi dei dati emerge che il sistema manifatturiero regionale nel 2020 è in difficoltà caratterizzato da contrazioni diffuse ma meno ampie della media nazionale, probabilmente per il fatto che il target dell’indagine non comprendeva le micro-imprese (0-9 addetti e fatturato < 500 mila euro), quelle che nell’anno pandemico, per debolezza strutturale, organizzativa e finanziaria, hanno maggiormente sofferto. Il 2020 fa registrare decrementi su base annua diffusi ma non di rilevante entità se si eccettua la maggiore contrazione del fatturato complessivo, comunque inferiore al decremento Italia, e il calo più contenuto degli ordini esteri.
Andamento 2020/2019 (var. %)
Indicatore | Produzione | Fatturato | Export | Ord. interni | Ord. esteri | Occupazione |
Abruzzo | -3,2 | -8,1 | -2,7 | -2,6 | -1,7 | -2,1 |
Italia | -11,4 | -11,5 | -9,7 | -9,6 | -0,4 |
Fonte: CRESA – Centro Studi Agenzia per lo Sviluppo della Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia-Confindustria Abruzzo
Sotto il profilo dei settori si osservano i buoni andamenti generali dell’alimentari, dell’elettronica e dei mezzi di trasporto (con qualche criticità sul fronte occupazionale). Ottime le performance della chimico-farmaceutica relative agli scambi con l’estero e della metalmeccanica sul fronte dell’occupazione. Non positivi i risultati dell’abbigliamento (nonostante l’interessante aumento dell’export), del legno e mobili e delle lavorazioni di minerali non metalliferi. Sotto il profilo della dimensione d’impresa si rileva che sono le grandi (250 addetti e più) ad aver reagito nel complesso decisamente meglio di fronte alle difficoltà generate dalla pandemia, mostrando, rispetto alle piccole (10-49 addetti) e alle medie (50-249 addetti), solo maggiori difficoltà di tenuta dei livelli occupazionali. Il clima di opinione è nel complesso positivo, con aspettative a sei mesi di incrementi di tutti gli indicatori, ad eccezione degli ordini esteri, riguardo ai quali prevale un blando pessimismo.
“I dati contenuti nel Rapporto annuale”, commenta Giuseppe Marco Litta, “rappresentano un utile strumento per intercettare le necessità delle imprese e farle proprie mettendo in campo azioni di supporto alle criticità evidenziate, per accompagnare il sistema economico verso la ripresa. Obiettivo che vede BPER Banca impegnata con un ruolo di primo piano”.
“All’interno del “Position Paper PNRR Abruzzo e la Programmazione Europea 2021-2030” vi sono idee e progetti volti ad agevolare la liquidità delle PMI, a sostenere l’impresa e il lavoro, a dare maggiore competitività al territorio a rendere efficienti le risorse finanziarie spendibili a favore del sistema produttivo”, precisa Marco Fracassi, Presidente Confindustria Abruzzo.
Il questionario sull’andamento nel 2020 è stato accompagnato da un set di domande, elaborato in collaborazione con Lino Olivastri, Presidente della Consulta Servizi Innovativi di Confindustria Abruzzo, riguardanti il grado di digitalizzazione. È l’aggiornamento di un’analoga indagine svolta da Confindustria-CRESA-BPER relativamente al 2018 e consente di analizzare il sentiero percorso finora dal sistema delle imprese regionali.
Nel 2020 una azienda su sei non ha attivato processi digitali e circa la metà li ha adottati in poche aree, soprattutto produzione e progettazione. La metà delle imprese digitalizzate ne ha tratto pochi benefici e il 50% circa degli intervistati non ha in organico figure specifiche. Gli investimenti digitali previsti riguardano soprattutto l’acquisto e attivazione di macchinari interconnessi e la formazione/aggiornamento del personale. Due aziende su tre non sono interessate allo Smart Working mentre solo il 7% lo adotta in maniera strutturata. Le imprese in vario modo si interessano ad esso per la necessità di fronteggiare la pandemia. La maggioranza degli intervistati conosce una sola organizzazione dell’ecosistema digitale.
“Confindustria Abruzzo”, conclude Marco Fracassi, “continua pertanto ad essere in prima linea per individuare le soluzioni e le migliori prassi per affrontare le sfide imposte dai sempre mutevoli scenari internazionali e per condividere e sostenere le iniziative e le azioni necessarie su questi temi”.
“È compito del sistema istituzionale pubblico e privato di cui tutti noi facciamo parte”, sintetizza Mara Quaianni, “sostenere la crescita della cultura imprenditoriale, che include anche la capacità di intraprendere consapevolmente percorsi diversi da quelli abituali (es. internazionalizzazione) o di esplorare gli stessi percorsi in modo diverso (es. innovazione digitale)”.
Presentazione Rapporto sull’Andamento del Manifatturiero Abruzzese ANNO 2020
Presentazione:
RAPPORTO SULL’ANDAMENTO DEL MANIFATTURIERO ABRUZZESE ANNO 2020
Temi e problemi n. 3/2021
GLI EFFETTI DELLA PANDEMIA SULL’ANDAMENTO DEMOGRAFICO
Al 31 dicembre 2020 la popolazione residente in regione inferiore di quasi 8.685 unit rispetto all’inizio dell’anno (-6,7‰), come se fosse sparito nel nulla pi di un comune come Montorio al Vomano (8.283). Gli effetti negativi prodotti dall’epidemia Covid-19 hanno amplificato la tendenza al declino della popolazione abruzzese in atto dal 2013. Nel 2020 si registra il minimo storico di nascite (8.227), il massimo storico (16.296) di decessi dal secondo dopoguerra e una forte riduzione dei movimenti migratori (-616). Crolla il numero dei matrimoni: 1.746 contro 3.800 del 2019, pari al -54,1% (Italia: -47,5%). Sono in particolare quelli celebrati con rito religioso (2020: 24,5% del totale; 2019: 52,7%) che si contraggono in misura superiore a quanto si registra nella media del paese (-76,3% contro -68,1%) I matrimoni civili riportano un pi modesto -34,1% (Italia: -28,8%).
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